Case Vacanze

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Villa Bizzi è un’antica struttura (si presume risalente al XIII-XIV secolo) che sorge in un piccolo angolo di paradiso in Umbria, cuore dell’Italia, nella zona conosciuta come Alta Valle del Tevere nel Comune di Città di Castello in Provincia di Perugia.
La struttura si trova in un “Hill Top” pianeggiante con vista panoramica in ogni direzione, dove può vantare una corte di tre ettari con numerosi alberi secolari, una piscina che si affaccia al tramonto, che regala diverse colorazioni ogni giorno, dove si possono distinguere in lontananza il Monte Santa Maria Tiberina e il santuario della Madonna del Transito. Fronte villa invece si trova un parco con vista su Montone uno dei borghi più antichi e storici d’Italia.
Villa Bizzi attualmente opera nel settore turistico come casa per le vacanze e grazie alla sua posizione strategica, consente di raggiungere facilmente luoghi d’interesse culturale e paesaggistico come Città di Castello, Perugia, Assisi, Firenze, Roma, Gubbio, Cortona, Lago Trasimeno, Montone ecc.. .
Grazie ai suoi ampi spazi può offrire servizi per tutte le fasce di età dal divertimento al riposo mentale e fisico in un contesto naturalistico storico che rende unica la regione Umbria. Oltre a poter essere un “parco divertimenti e luogo di pace” Villa Bizzi si presenta anche come sito per organizzazioni di eventi come meeting e matrimoni.

Dispone di n. 4 appartamenti e una camera matrimoniale con bagno, confortevoli e arredati con il rispetto delle tradizioni di varie metrature e uno diverso dall’altro, sono disposti al piano primo e secondo, con una o due camere matrimoniali o singola, ampia cucina attrezzata e frigo, soggiorno, poltrona TV, WI-FI e riscaldamento autonomo, servizi privati, biancheria letto/bagno/cucina, consumi acqua, luce, gas e pulizia finale compresi nel prezzo.

Nella torre è stato ricavato un appartamento distribuito su tre livelli dove si trova la camera vetrata con vista mozzafiato a 360 gradi.

Nelle sale è possibile organizzare avvenimenti ed eventi enogastronomici.

 

RICERCHE STORICHE


MARCHIO Villa Bizzi
Il marchio che si trova sopra l’ingresso principale è rappresentato da una corona che simboleggia la famiglia Bizzi e due scudi araldici, uno rappresentato dalla famiglia Dari,
dove ci sono raffigurati una stella cometa una sbarra con corone e dadi.
Lo scudo araldico della famiglia Dari è presente anche all’interno di uno dei due saloni.

Ricerche Storiche Villa Bizzi – Curia di Città di Castello

  • 1835 carta del Catasto Gregoriano (vedi galleria foto)
  • Visita pastorale del 1849 oratorio dei Bizzi era di proprietà di Dario Dari, padre di Cherubino Dari.
  • Visita pastorale del 1851 il proprietario della villa era Dario Dari.
  • visita pastorale del 1890: “Oratorio Dari ai Bizzi. Nella parrocchia vi è pure altra chiesa od oratorio della famiglia Dari nel possedimento detto dei Bizzi. Tal chiesa è sospesa fino alla visita fatta dal Vescovo predecessore ed oggi ancora si dichiara sospesa finchè non venga restaurata”.
  • Nel 1913 la chiesa di proprietà della famiglia Dari si trova in uno stato nuovissimo.

DARI CHERUBINO:

Nato nel 1836 da una famiglia di proprietari terrieri, Cherubino Dari compì i suoi studi nelle scuole tifernate e si unì ai patrioti, partecipando ai moti che portarono l’Umbria a entrare a far parte del Regno d’Italia. 

1861 – la politica lo appassionava e per questo motivo a partire dal 1861 si dedicò alla causa pubblica, prima localmente e poi a livello nazionale.

1862 al 1865 – Non mancò, inoltre, di partecipare anche alla vita culturale della sua città: entrò a far parte dell’Accademia dei Liberi Floridiani di Città di Castello, scrisse alcuni sonetti celebrativi sull’unità d’Italia e ne fu nominato presidente dal 1862 al 1865.

1867 al 1876 – Fu, infatti, eletto consigliere comunale a Città di Castello. Fu molto attivo tanto da essere nominato assessore più volte. Nello stesso periodo, dal 1867 al 1876, venne eletto anche come consigliere della Provincia dell’Umbria portando più volte le istanze della sua città. Grazie a questo suo dinamismo e attivismo nel territorio, nel 1880 divenne sindaco della città.

1880 – Durante il suo mandato fu nominato anche presidente del Consorzio per la ferrovia umbro- aretino, progetto che avrebbe permesso al territorio tifernate di uscire dal profondo isolamento in cui viveva. Dopo alcuni mesi e varie richieste al governo centrale, Dari – siamo sempre nel 1880 – ottenne l’autorizzazione alla costruzione (il primo tratto fu inaugurato nel 1886).
Cherubino Dari rimase in carica come sindaco per due anni, poiché lo aspettava un incarico più grande, ovvero quello di essere il primo tifernate ad entrare in Parlamento in qualità di deputato.

1880 – Dari ottenne 296 voti e questo bastò a farlo diventare il rappresentante del collegio di Città di Castello alla Camera dei Deputati. La XIV legislatura durò solo un biennio. Nell’Ottobre 1882 si tennero le nuove elezioni per il rinnovo del consesso nazionale: le 4644 recensioni nel collegio di Perugia (concorreva insieme a Cesare Fani e Leopoldo Franchetti) gli confermarono il mandato.

1894 – Morì nella sua città natale.

DOCUMENTI STORICI

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